Elezioni Crotone 2020: la sfida tra Manica e Arcuri

Anche Crotone sarà chiamata al voto il 20/21 settembre. Dopo le dimissioni dell’ex primo cittadino Ugo Pugliese, accusato di abuso d’ufficio, la città pitagorica eleggerà a breve il nuovo sindaco.

Sono complessivamente quattro i candidati: Antonio Manica, Danilo Arcuri, Andrea Correggia e Vincenzo Voce. Le liste, invece, sono venti, dieci delle quali appoggiano il candidato di centrodestra Antonio Manica che è, dunque, il chiaro favorito della competizione elettorale.

La candidatura di Antonio Manica

Manica è un avvocato tributarista che, come nel caso di Antonino Minicuci (scelto dal centrodestra come candidato a sindaco di Reggio Calabria) è alla sua prima esperienza politica. Al contrario, però, del segretario generale del comune di Genova, Manica è stato designato da Forza Italia.
In questa tornata elettorale, dunque, il centrodestra calabrese (e nazionale) ha scelto la strada della società civile, confermando il trend degli ultimi anni che vede i partiti politici faticare a trovare buoni candidati al proprio interno.
A sostegno di Manica ci sono ovviamente le liste di Forza Italia, Lega e Fratelli più altre sette liste: Manica sindaco, Consenso, Krotone da vivere, Italia del meridione, Officina civica, Progetto città, Valore Crotone.

Sculco vs Iacucci: la fronda nel centrosinistra

Come già accaduto in occasione delle recenti elezioni regionali, il centrosinistra si presenta alle comunali di Crotone profondamente lacerato. In quella circostanza la battaglia fu tra l’ex governatore Mario Oliverio e i suoi fedelissimi contro il Pd nazionale e il commissario regionale Stefano Graziano. Alle fine la spuntarono questi ultimi che riuscirono ad imporre la candidatura di Pippo Callipo. Una vicenda poi finita malissimo…

Questa volta, invece, lo scontro ha visto come protagonista il commissario provinciale del Pd, Franco Iacucci, e Flora Sculco, consigliere regionale ed ex consigliere comunale di Crotone. Il più grande sconfitto da questa vicenda è sicuramente il Partito Democratico che in maniera clamorosa non vedrà il proprio simbolo nelle liste crotonesi.
Il candidato del centrosinistra, infatti, sarà un’emanazione del movimento di Flora Sculco. Si tratta di Danilo Arcuri, 56enne presidente dell’ordine degli architetti di Crotone e già assessore comunale dal 2009 al 2012.

Il fronte Iacucci ha tentato fino alla fine di creare una coalizione con a capo l’ex sindaco crotonese, Gaetano Grillo, ma alla fine ha dovuto desistere negando comunque il simbolo del PD ad Arcuri. Correranno insieme a quest’ultimo cinque liste: Riformisti per Crotone (lista espressione del PD), Democratici e Progressisti, Demokratici, Laboratorio Crotone e Crotone è dei crotonesi.
Anche alla luce della divisione del centrosinistra e del maggior numero di liste presentate (c’è comunque la possibilità di effettuare il voto disgiunto), Antonio Manica sembra il favorito di questo turno elettorale. Da valutare se sarà necessario il ballottaggio.

Gli altri candidati

Nutrono pochissime speranze gli altri due candidati. Anche a Crotone il Movimento 5 Stelle correrà da solo promuovendo la candidatura di Andrea Correggia, impiegato e consigliere comunale.
Pure all’interno dei pentastellati ci sono stati litigi e malumori che hanno portato diversi esponenti grillini, tra cui il consigliere comunale Ilario Sorgiovanni, a sostenere un’altra candidatura, quella di Vincenzo Voce.
Quest’ultimo era candidato alle scorse regionali con la lista Tesoro Calabria di Carlo Tansi dove era risultato il più votato nella città pitagorica. Voce potrà contare sull’appoggio di 4 liste: Tesoro Calabria, Stanchi dei soliti, Crotone cambia e Città libera.

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